Gli ultimi tre anni sono stati l'inizio della grande rivoluzione e
conversione all'elettrico dell'industria dell'automotive, settore che ha puntato a un
totale passaggio alle vetture elettriche entro il 2030. Secondo una ricerca dal titolo
"Electric Vehicles, Setting a course for 2030" è possibile estrapolare un'importante informazione, ovvero che entro il 2030 l'81% delle automobili a motorizzazione elettrica vendute sul mercato sarà full EV e il restante 18,3% saranno invece automobili plug-in. Da questo studio si evince con molta facilità che entro un decennio le vetture immatricolate saranno 25,3 milioni e le PHev occuperanno una quota di 5,8 milioni del mercato.
Il futuro dell'automobilismo elettrico
Secondo i dati degli studi svolti nell'ambito dell'industria automobilistica elettrica si ci è resi immediatamente conto di come questa innovazione tecnica sia inesorabile e irreversibile. Secondo le analisi svolte, vedremo un'accelerazione significativa dello
sviluppo dell'automobilismo elettrico verso il 2025, periodo nel quale si prevede che possano essere
immatricolate fino a 11,2 milioni di auto elettriche per poi raggiungere
nel 2030 l'importante cifra di 31,1 milioni. Nel 2030, grazie all'importante numero di vetture che si prevede verranno immatricolate, l'automobilismo elettrico sarà riuscito a diventare più conveniente rispetto alle motorizzazioni a combustione interna, in modo tale da
arrivare al 2040 con un mercato elettrico che andrà a occupare circa il 33% del settore automobilistico globale. Il settore dell'automobilismo elettrico ha subito un'importante sviluppo, infatti sono le 2014 nel mondo potevano essere contate solo centinaia di migliaia di veicoli elettrici mentre solo quattro anni dopo, nel 2018, si è arrivati all'importante cifra di 1,6 milioni di automobili full elettric.
Fattori di crescita dell'elettrico
Uno dei principali fattori che condizionano e continuerà a condizionare lo sviluppo e la crescita del settore elettrico sono i costi, in particolare quelli relativi alle batterie agli
ioni di litio che con il passare degli anni sono crollati e continueranno a farlo con il passare degli anni. Negli ultimi sette anni le batterie agli ioni di litio hanno avuto una
diminuzione del loro costo di mercato del 79%. È evidente che questo prodotto è stato sottoposto ad un importante crollo dei prezzi negli ultimi anni, questo ha comportato una riduzione dei costi anche delle stesse vetture elettriche. Nel 2010 il costo di un pacco di batterie agli ioni di litio si
aggirava intorno ai 1000 $ mentre nel 2017 il prezzo medio ha raggiunto una
cifra intorno ai 200 $ per ogni pacco di batteria. In soli sette anni si è potuto registrare un calo dei costi del 79% con un progressivo miglioramento delle Tecnologie. Grazie la riduzione dei costi le aziende automobilistiche hanno iniziato il proprio piano di conversione all'elettrico attraverso il quale hanno intenzione di aumentare la produzione di auto elettriche
passando dai 155 modelli del 2017 fino a 289 nel 2022. In un periodo storico in cui le tecnologie relative alle vetture elettriche hanno ridotto notevolmente i propri costi e le stesse aziende automobilistiche hanno finalmente deciso di intraprendere l'importante passaggio a questa tecnologia, l'unico ostacolo e rallentamento al completo sviluppo di questo settore sono le infrastrutture di ricarica che si dimostrano essere ancora limitate e poco presenti nei diversi paesi del mondo. Naturalmente, anche questo ostacolo è solo temporaneo perché con il costante sviluppo dell'automotive elettrico e la diffusione di modelli di questa tipologia, si verrà a creare la necessità sempre più presente di potenziare le infrastrutture di ricarica.
Spinta della Cina all'elettrico
La Cina è uno dei paesi che maggiormente spinge il settore dell'elettrico nel mondo. Secondo recenti studi si prevede che
nel 2030, in Cina ,sarà presente il 49% delle vetture elettriche vendute nel mercato globale. Già l'anno scorso è stato possibile registrare un importante dato che dimostra come la Cina sia tra le prime nazioni a spingere in modo significativo la tecnologia dell'elettrico, infatti solo nel mercato automobilistico Cinese è stata registrata
la vendita del 21% delle vetture elettriche globali. Uno dei principali fattori che ha spinto la Cina a incrementare le proprie ricerche e investimenti nella direzione della tecnologia elettrica non è tanto un fattore di politico, ma prevalentemente è stata dettata da un'esigenza ambientale. La Cina soffre da ormai diversi anni di un grave problema di
sicurezza ambientale ed energetica, proprio per questo motivo il governo della Repubblica popolare Cinese ha deciso di costruire un vero e proprio ecosistema di mobilità elettrica nel tentativo di migliorare le condizioni ambientali del proprio paese. Altro importante fattore che ha spinto il governo a dare sempre più spazio alla mobilità elettrica risiede nel fatto che il settore elettrica è in continuo sviluppo e darà sempre più valore alla produzione di batterie agli ioni litio, produzione la quale
è previsto che entro il 2023 venga, per il 73%, concentrata in Cina dando così alla Repubblica popolare un importante spinta economica e ruolo nello sviluppo e nella crescita del settore elettrico.
Europa e l'automobilismo elettrico
L'Europa, dopo la Cina, è il secondo mercato più importante dal punto di vista dello sviluppo dell'automobilismo elettrico con
una quota del 27%, per quanto non omogenea in tutta l'unione. Importante previsione che si può ricavare dai recenti studi è che con il passare degli anni ci troveremo di fronte ad uno sviluppo del settore elettrico squilibrato in base alla ricchezza e al benessere delle singole nazioni. L'Unione Europea, anche se non in modo omogeneo, sta tentando un importante spinta verso lo sviluppo elettrico e completamente sostenibile, questo è dimostrato dall'impegno nelle
sanzioni sulle emissioni di CO2 che farà si, secondo le analisi condotte negli ultimi anni, che il settore dell'automobilismo elettrico in Europa
aumenti del 27% ogni anno fino a toccare,
nel 2030, il picco del 32% delle vetture totali in commercio. Va di nuovo sottolineato come questi dati sottolineino che lo sviluppo elettrico non avverrà in modo omogeneo in ogni aria d'Europa, ma almeno nei primi anni andrà probabilmente a concentrarsi nelle aree europee più ricche come i
paesi del del Nord, lasciando indietro nello sviluppo elettrico i paesi meno sviluppati e con più
difficoltà economiche come quelli del sud.