Prezzi benzina, diesel, metano e GPL, aumenti record
Nel corso dell'ultimo anno, e in particolare negli ultimi mesi, si è registrato un forte aumento dei prezzi del carburante e del metano. Tale aumento sta influendo in maniera importante sulle famiglie che per motivi lavorativi sono obbligati a spostarsi tramite la propria automobile.
Aumento del prezzo del carburante
Con il continuo aumento del costo del petrolio (il prezzo attuale di un barile è di circa 85 dollari), si sono riscontrati dei forti incrementi anche nel prezzo al dettaglio della benzina e del diesel. Il prezzo medio della benzina calcolato sull'intero territorio italiano è di circa 1,75 euro per ogni litro, mentre il diesel ha un costo medio che si attesta intorno a 1,60 euro per litro. Tali prezzi sono stati calcolati considerando l'emissione del carburante tramite la modalità self-service. Infatti, il costo attraverso la modalità servito risulta essere non sostenibile, visto che con questa opzione il prezzo medio della benzina sale a 1,85 euro per litro, mentre quello del diesel prevede un rincaro di circa 15 centesimi di euro per ogni litro rispetto alla modalità self-service. L'unica metodologia che porta ad avere in questo momento un leggero risparmio è quella di effettuare un rifornimento presso gli impianti che non hanno un logo. Secondo i dati statistici stilati dalle aziende del settore da gennaio di quest'anno ad oggi si è avuto un incremento dei costi che è leggermente superiore al 20%, mentre se si effettua un paragone con lo stesso periodo dello scorso anno si evince che l'aumento è stato addirittura maggiore, raggiungendo circa il 25%. Tutto ciò, ridotto in termini economici riesce a farci affermare che in questo momento per effettuare un pieno alla nostra automobile si ha la necessità di sborsare circa 15 euro in più rispetto a ciò che accadeva ad inizio anno. Invece, facendo il confronto con il 2020 il costo del pieno è aumentato di 20 euro.
Aumento del prezzo del metano
L'incremento del prezzo del gas ha avuto come conseguenza anche l'aumento del metano che nel giro di poco tempo è quasi raddoppiato, passando in alcune zone da un costo inferiore a un euro ad uno che si attesta a circa 2 euro. Il prezzo medio in Italia, in realtà, non si discosta molto da queste cifre, visto che attualmente è di 1,70 euro per ogni chilogrammo. Il costo del Gpl, invece, risulta essere più basso, in quanto a oggi è venduto a circa 82 centesimi di euro per litro. Se in passato eravamo abituati a variazioni importanti del carburante, non eravamo ugualmente pronti a un aumento sostanzioso anche del prezzo del gas, visto che negli ultimi decenni il prezzo medio annuale era restato pressoché invariato. Tale aumento, ha preso alla sprovvista numerosi automobilisti, che avevano optato per l'acquisto di una vettura alimentata a metano proprio per avere un risparmio importante. Questo incremento ha, inoltre, colpito anche le aziende di trasporto che utilizzavano per lo più veicoli alimentati proprio da questa tipologia di carburante. L'unica speranza di tutte queste persone è che il costo della materia prima possa diminuire il prima possibile, in quanto ha avuto un incremento di tre volte superiore rispetto al prezzo di inizio anno.
Qual'è l'effetto dell'aumento dei carburanti sulle famiglie?
I dati statistici prevedono che l'aumento annuo medio di spesa per il carburante sarà maggiore di circa 400 euro per ogni famiglia, portando l'intera nazione a spendere 8,5 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno. In realtà, bisogna specificare che il prezzo della benzina è fortemente condizionato dalle pesanti tasse che sono applicate sul carburante; con precisione si sta parlando di circa 1,04 euro di tasse per ogni litro di carburante. Inoltre, si deve prendere in considerazione che l'aumento del carburante influisce in maniera determinante anche sul prezzo dei prodotti alimentari che arrivano sulle tavole degli italiani, visto che la filiera prevede che la maggior parte dei trasporti vengono effettuati tramite veicoli su gomma. Naturalmente le spese fatte dalle aziende per effettuare il pieno ai vari camion saranno ricaricate sul prezzo del prodotto finale. Infine, non si deve dimenticare che molte fabbriche utilizzano il gas o il diesel per alimentare parte dei macchinari. In questo caso ci sarà un aumento del costo della produzione che inevitabilmente sarà addossato al consumatore finale.
La speranza dei cittadini è che il governo italiano intervenga nella riduzione delle tasse relative al carburante che sono ormai in vigore dall'inizio dello scorso secolo. Solo tale manovra può portare in questo momento a una riduzione del prezzo della benzina e di conseguenza al decremento del costo della vita.